Yamaha R1

Il servizio in questione si rivolge alla ormai leggendaria R1 Yamaha, questa non vuole essere l’ennesima elaborazione atta a cantar cavalli, ma piuttosto un’espressione di un lavoro accurato quanto delicato fatto da chi ha all’attivo più di 1000 letture al banco prova, intervallate da un’infinità di test in pista. Tutti i dati stati raccolti osservati e rielaborati, onde esplorare eventuali migliorie, fino a definire una ricetta (provata su molteplici esemplari) in grado di soddisfare i palati più fini e di girare su tutte le superfici, dal porfido cittadino ai vetrosi asfalti di molte piste europee per finire a percorrere i passi delle colline venete trentine e romagnole.

Le moto
Le moto prese in esame sono due, una da pista e l’altra da strada.

I motori
Sono considerati gemelli in quanto preparati dallo stesso tecnico, Scarabello Angelo, usando gli stessi componenti e gli stessi criteri, vi sono differenziazioni nell’uso degli ausiliari (radiatori, volano ecc.) ma la base è la medesima e i risultati lo stesso.
La testata viene lavorata avendo prima eseguito un calco dei condotti, questo consentirà di vedere eventuali difetti e aiuterà ad effettuare una planimetria del condotto, il tutto per avere una visione fluidodinamica corretta. Ad una prima analisi l’attento osservatore noterà come il condotto più a sinistra (quello n°1) sia più storto e il flussometro conferma una meno efficiente respirazione di questo nei confronti degli altri tre, la giustificazione di una scelta del genere da parte della casa costruttrice è probabilmente di ordine commerciale ed è legata al fatto che fosse già disponibile la batteria di carburatori atta all’equipaggiamento del mezzo. La fornitura dei condotti sarà liscia non speculare in quanto potrebbe venir meno l’effetto di micro vorticosa che si crea in parete(effetto strato limite).
Viene rivisto il rapporto di compresso (nell’ordine di 13,8-14:1) pianando la testata, operazione molto delicata questa, data la forma della camera di scoppio che porta facilmente a limare le sedi delle valvole (special modo di quelle centrali) una lucidatura da argenteria finirà il lavoro ( si usa una verniciatura a specchio onde eliminare il più possibile i residui di carbonio che generano indesiderate anomalie in fase di combustione).
I condotti di scarico vedranno riprofilati le parti sporgenti delle guide delle valvole senza che queste vengano eliminate, anche in questo caso la finitura sarà speculare.
Il resto dell’unità motrice, vedrà ogni particolare lavorato bilanciato e riassemblato considerando fondamentale scorrevolezza ed affidabilità (i pistoni e le bielle verranno equipesati con tolleranza nell’ordine del decimo di grammo).
Unica differenza, la presenza dell’impianto di ricarica batteria per la moto stradale, mentre la pistaiola n’è sprovvista.
Buona parte del risultato finale, è da attribuire all’eccellente studio compiuto dalla stessa CEMES sull’Air-Box che nel corso del tempo è mutato di forma e volume e di molteplici prese aria onde garantire il miglior flusso d’aria.

Le ciclistiche
La stradale darà bella mostra di se presentando una forcella anteriore WP-ROMA.
Con steli anodizzanti al tin e rivisitazione interna, assecondata da un impianto frenante totalmente BREMBO (pinze monoblocco derivazione SBK). Lo stesso dicasi per il posteriore OHLINS a parte; i cerchi, rigorosamente in lega di magnesio, sono forniti dalla MARCHESINI.
La pistaiola opterà per un avantreno ed un retrotreno interamente OHLINS, le idrauliche saranno rivisitate anche qui per dare loro un tocco di classe in più vista la destinazione, compariranno inoltre una coppia di leggerissimi cerchi MARVIC-PIUMA abbinati ad un impianto frenante SPIGLER (con 8 pistoncini!!!), robe da matti!
Non ci si sofferma neppure sui dettagli come le piastre forcella (progettate al CAD) o ai semimanubri in fibra di carbonio ed ergal, quasi fossero scontati.
Venendo ai pesi abbiamo 175 Kg per la stradale e 167 Kg per la belva da pista, entrambe con 10 lt di carburante e in ordine di marcia.
Una sola affermazione, ai felici possessori che hanno trovato i mezzi eccellenti sia sul pavé cittadino come nell’impiego agonistico: "Una belva uguale a mia suocera".

Clicca qui per vedere foto e test della R1 al banco prova Borghi e Saveri

Componenti e grafici finali

Air-Box Scomposto per R1 Yamaha e testata R1 Yamaha Superbike. Garantiscono mediamente + 5/7 cv

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